di Alessandra Bacci
4085711803_c5ddbcea4a“Scrivilo con 2 ee e una t! La T maiuscola, la S minuscola! Aggiungi uno spazio, metti il cancelletto! Scrivilo come vuoi ma ti prego non chiamarci twitstar!”
Se non li conoscessimo ci saremmo aspettati una replica così, per fortuna invece le risposte dei Vip di Twitter alla domanda “Cos’è una twitstar?” sono state ben più divertenti e ci hanno offerto la possibilità di raccontarvi il loro mondo andando oltre lo slang da professionisti.
Ci siamo chiesti Cos’è una twitstar perché la domanda ci viene posta spesso dai nostri clienti e soprattutto perché siamo consapevoli che per raccontarvi chi sono questi nuovi protagonisti del web serve il parere degli esperti, quelli veri!


Ecco perché abbiamo interrogato alcuni di loro e nel raccontarvi le loro risposte vogliamo approfittarne per darvi anche il nostro parere.
@lddio
Le tweetstar? Ah, sì, sono quelle persone strane che pensano di essere Dio.
Strane? Stranissime! Twittano di continuo e sembra non facciano altro dalla mattina alla sera, informatissimi e onniscienti, hanno sempre qualcosa da dire e la battuta pronta. Ma sono davvero così onnipresenti senza tanti sforzi? No! Lavorano sodo, sono curiosi e attenti alla realtà di tutti i giorni, creativi e capaci di cogliere sfumature che altri non colgono.
@TristeMietitore
Eh, bella domanda.
Sagaci? Ironici? Sarcastici? Un bel mix! Persone spesso riservate che hanno scelto di indossare i panni di un personaggio famoso, di un mito o di dare voce a qualcuno, qualcosa, finanche alla morte stessa, immaginandone il punto di vista, la distruttiva ma divertente opinione su ogni cosa.
@LiaCeli
Una tweetstar è un mini-papa, Twitter è il suo mini-balcone e i tweet i suoi mini-Angelus. Un Benedetto in Sedicesimo, ecco.
Sono maestosi autori in miniatura, capaci di minuscoli capolavori letterari eppure imponenti quanto a retorica, arguzia e fantasia. Leggendoli ci si accorge che i più capaci maneggiano le parole con una tale maestria da far inchinare molti dei più acclamati scrittori italiani.
@egyzia
La twitstar è una persona alla quale gli altri contano di continuo numero di follower e following. Nel mentre, lei si diverte a twittare.
Hanno i numeri, ecco uno dei punti cruciali per gli addetti ai lavori. Hanno tanti follower (fan) e le carte in regola per fare la differenza. Ma tra cosa? Tra un account più o meno seguito? Sì, le twittstar hanno un buon seguito e su Twitter sono degli influencer di tutto rispetto. Per questo chi lavora nel Social Media Marketing sa che rappresentano un’opportunità per entrare in contatto con un pubblico attivo, avvezzo ai social, colto.
Ma quando ci chiediamo perché seguirli o coinvolgerli in un progetto di comunicazione o sponsorizzazione, contano solo i numeri? No! Guardiamo alla qualità, al valore di ciò che scrivono, all’energia che ci mettono, ed è per questo che quando si divertono, il risultato è spesso ottimo!
@IdeeXscrittori
La Twitstar è un blogger che non ce l’ha fatta.
Amano scrivere, scrivere in lungo, in largo, in breve! Ecco chi sono, definirla una nuova professione forse è ancora presto ma con certezza possiamo dirvi che molti hanno iniziato con un blog, hanno iniziato scrivendo e hanno trovato il passo corretto, la misura giusta, sui 140 caratteri. Non è mica facile!
@Comeprincipe
Un eroe romantico che ti fa ridere ma anche riflettere, assunto a tempo indeterminato da internet, viaggia in groppa a un unicorno.
Voli pindarici, batticuori, fantasie inenarrabili, narratori capaci di travolgerci, ecco un altro ingrediente. Raccontano storie di eroi quotidiani vicini al nostro vissuto. La loro storia personale diventa la nostra e attraverso la narrazione veicolano informazioni, notizie, curiosità, interessi, facendoci sentire parte di una community in cui il valore delle parole continua ad essere prezioso.
@ItsCetty
Addomesticatrice di social. Persona che sa cosa e come scrivere, con un tocco a volte divertente ma sempre personale.
Hanno polso, sanno il fatto loro e non hanno peli sulla lingua. Hanno imparato le regole della serratissima comunicazione su twitter e padroneggiano la piattaforma con grande capacità. Hanno trovato il loro stile e riescono a mantenerlo anche durante l’interazione con i loro follower.
@LaPausaCaffè
Avere dei buoni numeri, tirarsela un po’ e snobbare gli altri utenti è “fare la Twitstar”. Vedere i propri contenuti uscire da Twitter e apparire su altri media… beh, quello è “essere una Twitstar”.
Sono Vip? Non in termini didascalici. Sono famosi? Sul web, sì! Sono influencer? Beh, senza dubbio! A volte ci sembrano snob, distanti, troppo autoreferenziali, ma questa risposta rivela una gran verità, fare la twittstar è ben altro che essere una twittstar. La loro notorietà negli ultimi anni ha valicato le porte di twitter facendo gola anche al mondo della televisione, dell’editoria, della radio. Tv, quotidiani, programmi radiofonici e aziende hanno iniziato a corteggiarli per coinvolgerli nella realizzazione di contenuti promozionali o culturali, spesso con ottimi risultati.
@FranAltomare
La TweetStar è quell’utente che per ogni tweet letto riesce a farti dire “cazzo, avrei voluto scriverlo io”. 
Scrivono per noi? Di noi? Come vorremmo noi? Quasi sempre la risposta è sì. Capiscono le esigenze di chi legge, sanno cosa vuole leggere ed è per questo che molti brand iniziano a capire qual è il loro potenziale. Quando conosci bene lo strumento, il tuo pubblico e hai chiaro cosa vuoi dirgli, non può che venirne fuori qualcosa di vincente!
@VentoTagliente
Solo in Italia “twitstar” poteva diventare una parola con un significato negativo. Perché non disprezziamo nessuno più di chi riesce ad ottenere ciò che vorremmo noi.
Hanno sogni, desideri, aspettative, come chiunque si impegni per raggiungere un obiettivo, misurabile o meno che sia. Molti di loro sono professionisti in settori davvero lontani dal marketing e dalla comunicazione, eppure spendono continuamente tantissime energie per arrivare dove sono guadagnandosi quella notorietà che in fondo vorremmo un po’ tutti.
@gplexousted
La twitstar è l’esperto da bar appoggiato sul bancone più grande del mondo.
Perché è questo che sono ad oggi i social network, i nuovi bar 2.0. Una piazza dove scambiarsi idee, raccontarsi, leggere le notizie del giorno e chiedere consigli per i propri acquisti. Un luogo che scardina la classica comunicazione unidirezionale, e permette a chiunque, alle aziende soprattutto, di entrare in relazione con l’utente/consumatore in una logica nuova e differente, con una comunicazione one-to-one. La twittstar è l’esperto da bar, spesso è lui a guidare la conversazione ed è sempre pronto a dire la sua, con ironia o sarcasmo, sulle ultime news dal mondo.
@Purtroppo
La twistar è un essere mitologico convinto che un duepunti meno chiusa parentesi valga come un sorriso vero. Ma così convinto da riuscire a convincere anche tanti altri!
Ci piace, ci piace proprio quest’ultima definizione! Perché a tutti noi che siamo pigri, assuefatti, spesso distratti, travolti da una comunicazione frenetica e frammentata, le twittstar fanno pensare, ci emozionano, ci fanno sorridere! Perché con la leggerezza di una frase, ci appuntano al mondo ;-)

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